Un po’ di me

Prova a chiudere gli occhi e pensa ai tuoi ricordi d’infanzia. Cosa ti viene in mente?

Uno dei miei primi ricordi è l’odore intenso del coniglio in agrodolce della nonna Mimma e quel sapore unico che ancora oggi, a distanza di decenni, riaffiora in superficie ogni qual volta mi cimento in questa preparazione.
O il profumo della ricotta calda preparata ogni domenica dal casaro nel ristorante dei miei genitori.
O le olive infornate nella “conca” al sopraggiungere dell’autunno.

Sognavo di diventare architetto, eppure mi lasciavo sedurre fin da ragazzina da questi profumi: la mia innata curiosità ha fatto il resto e mi ha portato a “costruire” piatti invece che abitazioni; così in cucina ho trascorso più di metà della mia vita, talvolta vicino casa e assai più spesso lontana, fra affetti, colleghi, soddisfazioni piccole e grandi.

Non c’è nessuna stella incisa nella mia divisa da lavoro: solo un cuore di donna che ama donare gioia e serenità ai commensali con la propria cucina.

La mia è una cucina che bada alla forma ma privilegia la sostanza. Una cucina che mi auguro rimanga impressa nella testa e nei ricordi dei clienti per il piacere dei sapori, legati alla nostra terra ma rielaborati dal mio tocco personale.